sabato 8 marzo 2014

Giornata Internazionale dedicata alle donne...

L'8 Marzo sul calendario ricorda una festa diciamola tutta , un pò troppo commerciale, così come San Valentino e i suoi innamorati. Tra mimose, cioccolatini e baci perugina, spesso ci si dimentica che la Giornata Internazionale della Donna ha altri ben significati, molto più validi e importanti.
Esso serve a ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.



Oggi questo post è dedicato a chi viene erroneamente additato come il "sesso debole" seppure sappiamo benissimo che la forza di una donna, di essere, mamma, moglie, amante, lavoratrice, portare avanti una casa, essere una buona sorella, una buona zia, e combattere ogni giorno per farsi valere in una società che dir se ne voglia è ancora profondamente maschilista, non è da deboli!

Il primo Woman's Day si tenne a New York il 28 febbraio 1910, impostato come manifestazione che univa le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile.
 Da allora si tenne quasi tutti gli anni e quasi in tutti gli Stati Europei, ad eccezione ad esempio della Russia, dove il primo Woman's Day si tenne solo nel 1913.
 Le celebrazioni furono interrotte dalla prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra.
 In Italia la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d'Italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all'ormai fatidico 8 marzo. In quei giorni fu fondato il periodico quindicinale Compagna, che il 1º marzo 1925 riportò un articolo di Lenin, scomparso l'anno precedente, che ricordava l'8 marzo come Giornata internazionale della donna, la quale aveva avuto una parte attiva nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo.
 Nel 1975 l'ONU proclamò "Anno Internazionale delle Donne". Questo venne seguito, il 15 dicembre sempre del 1975, dalla proclamazione del "Decennio delle Nazioni Unite per le donne: equità, sviluppo e pace" ("United Nations Decade for Women: Equality, Development and Peace", 1976-1985). Il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142 [18] l'Assemblea generale delle Nazioni Unite propose ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale" ("United Nations Day for Women's Rights and International Peace"). L'Assemblea poi riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, divenne la data ufficiale di molte nazioni.

Nel settembre del 1944, si creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l'UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo.




Per concludere da donna quale sono, fiera di essere, vorrei invitare a festeggiarci non solo un giorno l'anno, perchè così dice la storia o il calendario. I fiori, le attenzioni, i cioccolatini, fanno piacere, ma credo che ciò che farebbe davvero piacere ad una donna, è ciò che sento manca più spesso: IL RISPETTO.
Al lavoro, in casa, in famiglia, in amicizia, in amore e anche in luoghi banali come il supermercato o la palestra.
Se davvero siamo il pilastro per voi uomini, imparate a rispettarci, a rispettare ciò che siamo, a guardarci mentre piangiamo e chiederci il perché; a sostenerci quando sembriamo stanche, ad amarci ancor di più quando siamo nervose e distanti. Rispettateci per le nostre idee, i nostri ideali, le nostre insicurezze e paure.
Per i colori che amiamo, i sorrisi che elargiamo, i gesti che facciamo.

Concludo con questo bellissimo pensiero dedicata alle donne, scritta da una donna altrettanto importante e coraggiosa: Madre Teresa di Calcutta


Dedicato alle donne

 Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
 i capelli diventano bianchi,
 i giorni si trasformano in anni.
 Però ciò che è importante non cambia;
 la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.
 Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.
 Fino a quando sei viva, sentiti viva.
 Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
 Non vivere di foto ingiallite... insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
 Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
 Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
 Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone. Pero` non trattenerti mai!
 Madre Teresa di Calcutta

martedì 4 marzo 2014

And the Oscar goes to....



Eccomi eccomi, la vostra Princess è tornata e no, non si è dimenticata che domenica ci sono stati gli Oscar in quel del meraviglioso Kodak Theatre a LA!
Avrete sicuramente già visto tante foto di tutti i meravigliosi abiti indossati dalle attrici, quindi con questo post faccio un piccolo recap dei premi!
Pronti, partenza...viaaaa...
L'86° edizione degli Oscar è stata divertente, esilarante e con performance davvero carine e coinvolgenti (ditelo che quando Pharrell Williams si è esibito con Happy siete tutti saltati dalla sedia e/o divano per ballare)




Ellen è stata meravigliosamente di intrattenimento, e i suoi selfies sono stati importanti tanto quanto le statuette d'oro. Forse pure di più visto che hanno fatto crashare twitter.



E poi ha portato la PIZZA!! Insomma la prima che ha pensato a questi poveri attori stanchi ed affamati dalle 3 del pomeriggio, su tacchi a spillo e vestiti che non permettono di respirare. E nonostante dopo vadano agli after party ad abboffarsi come se non ci fosse un domani, beh...insomma, un pò di pizza ci sta bene!
Jennifer Lawrence insegna che non bisogna mai rifiutare il cibo!


Ordunque passiamo ad un velocissimo recap dei vincitori:


Best Picture 12 Years a Slave
Best Actor in a Leading Role Matthew McConaughey (Dallas Buyers Club)






(scusate dovevo farlo per forza!!! Pooooor Leo!)


Best Actress in a Leading Role Cate Blanchett (Blue Jasmine)
 Best Actor in a Supporting Role Jared Leto (Dallas Buyers Club)
Straneritatissimo, da far venire le lacrime agli occhi, e il batticuore. Non poteva essere diversamente, perchè Jared ha avuto il coraggio di interpretare un personaggio sicuramente al di fuori degli schemi, ma profondamente radicato alla realtà, alla linfa vitale, che ti fa gustare il dono della vita solo quando questo ti scivola dalle mani. Da brividi. Da Oscar.
E come se non bastasse, il suo acceptance speech, per me è stato uno dei migliori e commoventi, per ricordarci che lì fuori c'è davvero gente che soffre e sono sicura anche loro abbiano sorriso un pò nel sentire le dolci parole di questo attore dedicate a loro. A chi lotta per la vita, senza mollare. A chi è stato battutto, ma comunque non ha rinunciato.





Best Actress in a Supporting Role Lupita Nyong'o (12 Years a Slave)
Best Animated Feature Frozen (Chris Buck, Jennifer Lee, Peter Del Vecho)
 Best Cinematography Gravity (Emmanuel Lubezki)
 Best Costume Design The Great Gatsby (Catherine Martin)
Best Directing Gravity (Alfonso Cuarón)
Best Documentary Feature 20 Feet from Stardom (Morgan Neville, Gil Friesen, Caitrin Rogers)
Best Documentary Short The Lady in Number 6: Music Saved My Life (Malcolm Clarke, Nicholas Reed)
Best Film Editing Gravity (Alfonso Cuarón, Mark Sanger)
Best Foreign Language Film The Great Beauty (Italy)  
Best Makeup and Hairstyling Dallas Buyers Club (Adruitha Lee, Robin Mathews)
Best Original Score Gravity (Steven Price)
 Best Original Song Let It Go - Frozen
Best Production Design The Great Gatsby (Catherine Martin, Beverley Dunn)
Best Animated Short Film Mr. Hublot (Laurent Witz, Alexandre Espigares)
 Best Live Action Short Film Helium (Anders Walter, Kim Magnusson)
 Best Sound Editing Gravity (Glenn Freemantle)
Best Sound Mixing Gravity (Skip Lievsay, Niv Adiri, Christopher Benstead, Chris Munro)
Best Visual Effects Gravity (Tim Webber, Chris Lawrence, Dave Shirk, Neil Corbould)
Best Adapted Screenplay 12 Years a Slave (John Ridley)
Best Original Screenplay Her (Spike Jonze)


Chi vi è piaciuto di più? Chi avreste far voluto vincere? Sono giusti gli Oscar assegnati?

Ma soprattutto: BEST MOMENT EVER va a John Travolta e la sua Adele Dazim?


Sorry IDINA MENZEL, forse aveva sniffato troppi papaveri? Bah. A tal proposito, giocate anche voi al "Travoltify your Name" , così almeno saprete come potrebbe chiamarvi John quando un giorno vi presenterà sul palco degli Oscar o Golden Globe! Si, sarete proprio voi!

Passo e Chiudo!






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